La forza del teatro mi stupisce sempre

E così ce l’abbiamo fatta, The Space Violin – Visual Concert ha debuttato a Roma all’Auditorium Parco della Musica e siamo già all’opera per portarlo questo nuovo show in tour a partire dall’autunno 2022. Prenditi 5 minuti di tempo e guarda l’esaustivo aftermovie qui https://youtu.be/JTcWIMxggcs

“Ce l’abbiamo fatta” perché non è stato facile arrivare a mettere in scena ciò che avevo progettato con il mio team negli ultimi mesi: la sfida è stata quella di sintetizzare la mia visione creativa in modo completo, perché l’esperienza del concerto fosse per lo spettatore il completamento della percezione che ha di me e della mia musica, un momento dal vivo che superasse le aspettative.
Non volevo tralasciare nulla della ricerca che ho fatto negli ultimi anni ne tantomeno ignorare i momenti intensi che tutti abbiamo vissuto durante la pandemia e ci sono riuscito. Volevo dar vita sul palco ai racconti di The Space Violin Project e anche quelli hanno preso forma.

C’è una linea molto netta che separa le performance nei club e il concerto in teatro: nel club devi saper intercettare l’energia e farla girare veloce, e per il violino è sempre stata una bella sfida che confluisce anche nella versione teatrale, perché a teatro lo spettatore, nel momento in cui si siede in poltrona, dona un credito di attenzione e concentrazione che chi sta sul palco non deve sprecare, per 2 ore. Per quanto mi riguarda questo show è la perfetta chiusura di un cerchio: la prima volta che ho assaggiato la magia di quel “credito di attenzione” è stato 18 anni fa durante il tour del musical Fame, ed oggi rivivo quella memoria emotiva in un contesto del tutto mio e nostro, con contenuti che in un certo senso abbiamo sviluppato insieme, nel percorso con la mia community di amici e fan che ancora ha molto da raccontare; un risultato per me davvero stupefacente. Sono stupefatto di come il pubblico si specchi nei “quadri” che ogni canzone disegna all’interno del concerto, e come anch’io riesca a specchiarmi nella partecipazione di ogni singolo partecipante, e come tutto questo passi dal violino e dal mio archetto luminoso.

Se stai leggendo e sei stato al concerto sai di cosa parlo: quando suono sulla cima di una montagna e ripropongo sul palco quella canzone immerso insieme a te nel video, nei colori e nelle sensazioni luminose disegnate con precisione, so che siamo insieme a sentire viva quell’emozione; quando vedo le persone affacciate alle finestre delle periferie delle nostre città durante il lockdown e canto Under Pressure so di non essere solo nel voler ricordare ciò che abbiamo passato per dare valore al momento che stiamo condividendo. Quando i suoni “nudi” del violino e della chitarra prendono la scena, so che quel momento non potrà mai più ripetersi uguale e quelle che sento io e senti tu sono le stesse vibrazioni irripetibili delle corde in quell’unico momento. Poi passo metà concerto a suonare in platea e sento tutto questo ancora più da vicino…

Spero che questa magia si ripeta presto, l’estate che abbiamo davanti mi vedrà esibire in ogni contesto possibile, ma fin d’ora sentiti libero di commentare qui o scrivere su qualsiasi pagina dei miei social: IN QUALE CITTA’ E IN QUALE TEATRO vorresti una tappa del mio prossimo tour? Ti aspetto!