Benvenuto 2023, cominciato “al massimo”, con la mia terza volta al Circo Massimo di Roma!

Il 2022 è stato uno degli anni più prolifici della mia carriera, ma avrete notato che non l’ho celebrato con un riassunto vero e proprio, con un video o post, forse perché più di ogni altro anno mi ha dato la spinta verso il futuro ed è lì che voglio guardare; infatti, per prima cosa, oggi vi annuncio che il 13 gennaio uscirà la mia nuova traccia house WARDA, prodotta con Leandro da Silva: vi invito a fare il presave su Spotify qui https://blacklizard.lnk.to/Warda (è IMPORTANTE per l’algoritmo) e dopo il giorno di release ascoltarla dove preferite dallo stesso link!

Tornando al 2022, se ci sono due momenti dai quali imparare e conservarne le emozioni, sono i concerti che mi hanno visto sul palco del Circo Massimo di Roma, suonando in tutto per 230.000 persone!
Riguardiamoli, e trova anche tu le differenze:

opening Vasco Rossi https://youtu.be/JjaScqIJ2JA

Capodanno di Roma “rome restarts 2023” https://www.youtube.com/shorts/tcsKUIjgw54

Ecco le mie 3 “note” da tenere a mente, con i diversi aspetti e qualche spunto su cui lavorare. Se eri nel pubblico o hai commenti o consigli, non esitare a scrivermeli perché, come già sai, leggo tutto!

1. L’apertura di Vasco si è tenuta con la luce del giorno, nel caldo afoso di giugno ‘22, mentre il concerto di capodanno era in pieno buio, con la temperatura mite e l’umidità estrema di questo dicembre romano. Due sensazioni completamente diverse, perché in occasione del concerto del Komandante tutti i 70.000 spettatori erano a vista, una distesa umana a perdita d’occhio, mentre per capodanno si potevano incrociare gli sguardi solo delle prime file, ma comunque percepire che anche in quell’occasione la marea umana finiva a 600 metri da me!

2. la struttura del palco di Vasco prevedeva una penisola centrale che arrivava nel cuore del primo settore, invece il palco di capodanno era un classico rettangolo. Vista la mia predilezione a suonare in mezzo alla gente, mi sono trovato più a mio agio in estate durante il set con Ivanix, proprio perché potevo toccare con mano (e con l’archetto) la risposta del pubblico. Certo a Capodanno di contro avevo un supporto di luci ed effetti speciali che solo il buio possono
enfatizzare, quindi ogni occasione ha avuto i suoi punti di forza.

3. Dove mi sono divertito di più? L’opening di Vasco era la mia prima volta di fronte ad una massa di persone così grande e l’adreanlina è stato tanta. Avevo suonato diverse volte allo stadio Olimpico e in grandi Festival dance, ma ero arrivato ad un massimo di 55000 persone; il Circo Massimo ti da una “botta” di energia indimenticabile. E poi il pubblico di Vasco era lì per lui, ma ha accolto con grande tifo anche me e Ivanix. Grazie a questi due opening a Capodanno ero più sicuro di me, ed ero anche per la prima volta nel cast: non aprivo per altri artisti ma suonavo il mio set, e questo è stato importante per la risposta incredibile che un pubblico quanto mai vario mi ha dato.

Cosa mi lascia tutto questo? Suonando il violino elettrico e proponendo un tipo di musica tra lo strumentale, le cover e la dance con i miei brani originali, vivo sempre un po’ la “sindrome dell’outsider” rispetto agli artisti popolari grazie alle loro hit discografiche, che anche il 31 dicembre mi hanno seguito sul palco (quella sera nel cast c’erano Elodie, Madame, Sangiovanni e Franco 126). Nonostante questo il pubblico è sempre più entusiasta di quello che faccio, e quando nel 2022 ho proposto il mio Visual Concert in teatro abbiamo fatto “sold out”, raggiungendo anche la consapevolezza di essere nel cuore di un pubblico sempre più grande in Italia e all’Estero, senza che il mio percorso artistico differente e articolato ostacoli i grandi numeri.
Che questo inizio di 2023 al Circo Massimo porti sempre più date e pubblico, nel nome del violino che suono, dei tanti racconti che porto nella mia musica con energia e il sorriso.
Come sempre, vi aspetto in tour!