Arigato Giappone! 5 consigli (da un non esperto) per la vostra prima volta

Nell’ultimo post ho scritto 5 appunti a caldo tra Tokyo e Kyoto; ora, appena rientrato in Italia, ecco 5 consigli per chi vorrà andarci che, quando dovrò tornarci, saranno un promemoria anche per me.

1 informarsi bene: sapevate che il Giappone ha 130 milioni di abitanti? Che l’immigrazione è all’1%? Che sono i più longevi al mondo? Credo che per la terra del Sol Levante sia necessario fare uno sforzo di ricerca prima di andare, perché capire questa sorta di “mondo parallelo” non sarà facile.

2 comportamento: non si stringono mani, si ringrazia molte volte, si appoggiano banconote e carte di credito su un piattino, ci si mette in fila indiana in qualsiasi posto e qualsiasi momento, dalla metropolitana alle casse, non si alza la voce, in case e ristoranti tradizionali ci si tolgono le scarpe. Sono solo alcune delle indicazioni che potrete approfondire su qualsiasi blog sul tema, ma nonostante la lettura vedrete che ci vorrà qualche giorno prima di sentirvi perfettamente “educati” alla Giapponese.

3 scegliere l’itinerario e muoversi: anche qui non pensate di improvvisare, a meno che non decidiate di passare soltanto qualche giorno a Tokyo, ma il Giappone è vasto e un viaggio così lungo ovviamente vale lo sforzo di articolare la visita. I nostri 11 giorni con Tokyo e dintorni, Kyoto, Nara, Hiroshima alla fine sono sembrati davvero un buon compromesso, ma il programma è partito da lontano. Mi permetto di consigliarvi questa guida, l’abbiamo adattata ma è stata un’ottima partenza https://www.viaggiautori.it/prodotto/guida-giappone/

4 mangiare e scegliere un ristorante: io e la mia compagna amiamo la cucina nipponica, ma anche in questo ambito “Tokyo non è il Giappone” e nella capitale è facile perdersi, ricordatevi che la lingua non aiuta…sintetizzo così: volete spendere poco ma trovare cibo di qualità? Scegliete i ramen, e i luoghi dove li fanno bene sono specializzati solo in quello; sushi? Chiedete a un Giapponese, ci sono luoghi insospettabili di grandissima tradizione, ma sono preziosi e da trovare; Kyoto e altre città fuori dalla capitale? Optate per la tradizione, hanno delle carni eccellenti e delle preparazioni raffinate, fidatevi sempre dei consigli, perché i giapponesi veri non sono mai intenzionati a darvi una fregatura, mai.

5 passato, futuro e musica: qualche sensazione conclusiva, legata anche all’ispirazione e a ciò che mi lascia personalmente questo viaggio. Ho trovato tanta storia, una sorta di mondo parallelo che si è sviluppato tanto quanto l’occidente con percorsi molto diversi, ma ha saputo raggiungere punte di civiltà e progresso eccezionali che arrivano chiari al visitatore. Mi aspettavo forse una più evidente vocazione al futuro, parlo di architettura, tecnologia, mobilità; c’è ma non è così drastica, la cosa positiva è che i risultati attuali sia invece al servizio di tutti (vedi treni, trasporti, etc.).

La visita a Hiroshima apre mente e animo. Ciò che mi resta è una grande voglia di dialogo con questa civiltà, proprio perché le contaminazioni appaiono complesse, partendo dalle persone e arrivando anche all’arte e al mio ambito, la musica.

The Space Violin Project rielabora alcuni semi della cultura manga e anime, quindi partendo da quel terreno spero che questo arrivederci al Giappone sia molto breve.